- Dedicazione della Basilica della Resurrezione
a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria
Per rendere grazie a Dio dell’onorevole conclusione del Concilio di Nicea, Costantino il Grande volle edificare una basilica sul Golgota, luogo della Redenzione del mondo. Il vescovo Macario gli indicò il luogo della tomba, laddove la tradizione ne ricordava il ricordo, poiché il posto era stato coperto da un terrapieno sotto Adriano (135) al fine d’ingrandire la città. Dopo aver scavato, si scoprì il santo Sepolcro così come gli strumenti della Passione e lo si incluse in un grandioso edificio ricoperto da una cupola: la Resurrezione a cui fu aggiunta una vasta basilica. La dedicazione ebbe luogo il 13 settembre 335 per rimpiazzare la festa di Giove Capitolino. Questo tempio era così bello e questo luogo così venerabile, che divenne il simbolo della vittoria del Cristianesimo ed il modello di tutta la Chiesa. Poiché la parola greca per designare la consacrazione di una chiesa significa letteralmente << rinnovamento >>, i santi Padri hanno approfittato di questa celebrazione per cantare il rinnovamento di tutte le cose, la resurrezione della creazione sensibile, compiuta dal Cristo.
- Memoria di san Cornelio il Centurione
a cura di Joseph Giovanni Fumusa
Cornelio, un centurione pagano, giunse e si stabilì in Cesarea poco dopo la Passione del Signore Gesù Cristo. Sebbene fosse pagano, compiva molte buone azioni ed era un uomo molto pio e il Signore, vedendo ciò, lo condusse verso la fede in Cristo.
Un giorno, mentre pregava a casa, gli apparve un angelo che gli disse che le sue preghiere erano state esaudite e che avrebbe dovuto mandare qualcuno a Giaffa per trovare Simone, detto Pietro, e Cornelio obbedì. Pietro, che stava pregando, ricevette da Dio l’ordine di predicare la Parola ai pagani e, ricevendo gli emissari di Cornelio, li seguì. Giunti a casa di Cornelio, questi si gettò ai piedi dell’Apostolo chiedendo di insegnargli la via per la salvezza. San Pietro parlò dei miracoli compiuti dal Salvatore, poi raccontò della morte sulla Croce, della Risurrezione e dell’Ascensione ai cieli del Signore. Cornelio credette in Cristo e fu battezzato assieme a tutta la famiglia, diventando così il primo pagano a ricevere il Battesimo.
Dopo di ciò, lasciò tutto per dedicarsi all’insegnamento del Vangelo assieme all’Apostolo Pietro che lo nominò vescovo. Fu scelto per andare nella città di Scepsi (Σκῆψις), nella Troade, dove l’adorazione degli idoli era particolarmente forte. Fu chiamato dal principe della città, Demetrio, per conoscerne le intenzioni e, non comprendendo bene le intenzioni del Santo, si adirò e gli chiese di sacrificare agli idoli. Una volta entrato nel tempio, Cornelio si rivolse in preghiera al Signore e avvenne un terremoto che rovinò gli idoli ed il tempio in cui erano contenuti. Il principe Demetrio, pieno d’ira, lo fece mettere in prigione; successivamente, fu rilasciato per aver salvato con le sue preghiere la moglie ed il figlio del principe. Demetrio, assieme a tutta la famiglia e la corte, ricevette il Santo Battesimo e San Cornelio rimase in quella città e convertì tutta la popolazione alla fede in Cristo. Morì di vecchiaia e fu sepolto vicino alle rovine del tempio.