11.07: Memoria di Sant’Eufemia grande martire

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Nel 451, al tempo degli imperatori Marciano e Pulcheria, fu convocato a Calcedonia contro Eutiche e i suoi seguaci il Quarto Concilio Ecumenico. Dopo un lungo dibattito, i Padri difensori dell’Ortodossia, in numero di 630, concordarono tra loro e con coloro che erano di parere opposto, di scrivere le rispettive definizioni di fede in libri separati, e di chiedere a Dio stesso di confermare la verità su tale questione. Preparati i due testi, li misero nella cassa che conteneva le reliquie di Santa Eufemia, la sigillarono e poi andarono via. Dopo tre giorni di continua preghiera, il reliquiario fu aperto alla presenza dell’Imperatore: il tomo degli eretici fu trovato sotto i piedi della Martire e quello degli ortodossi nella sua mano destra.

  • 11.07: Santa Olga-Elena, principessa di Rus’

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Santa Olga, famosa per la sua saggezza e sobrietà, sposò in gioventù Igor, il grande principe di Kiev, figlio di Rurik, che governò la Rus’ durante il decimo secolo. Dopo la morte di suo marito, lei stessa assunse il comando del suo popolo in modo capace, convincendosi nel tempo ad accettare la Fede in Cristo. Per questo, si recò a Costantinopoli per ricevere il santo Battesimo. L’Imperatore, vedendo la sua bellezza del suo aspetto e la grandezza della sua anima, le chiese di sposarlo. Lei rispose di non potere accettare prima di essere battezzata; d’altra parte, gli chiese di essere il suo padrino nel Battesimo. Dopo essere stata battezzata (con il nome di Elena), l’Imperatore ripeté la sua proposta di matrimonio, ma lei rifiutò dicendo che ora lui era diventato suo padre, attraverso il Santo Battesimo, e che perfino tra i pagani un uomo non può prendere in sposa la figlia. Accettando con magnanimità di essere stato superato in astuzia, la rimandò nella sua terra con sacerdoti, testi sacri e sacre icone. Anche se suo figlio Svyatoslav rimase un pagano, santa Olga piantò il seme della fede in suo nipote, il grande Principe Vladimir. Si addormentò in pace nel 969.