- 08: Memoria di Sant’Agatonico, e con lui Zotico, Zenone, Teoprepio, Acindino e Severiano, martiri
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo – Napoli
Nell’anno 298, tornato dalla sua spedizione nel Ponto, dove era andato a preseguitare i Cristiani, l’alto ufficiale Eutolmio si fermò a Karpi dove trovò Zotikos, che uccise con i suoi discepoli. Lì apprese che il principe della città era stato convertito al cristianesimo da un certo Agatonico. Quindi arrestò il principe e Agatonico (che erano di Nicomedia), e dopo averli torturati insieme ad altri Cristiani, li condusse tutti dall’imperatore Massimiano, che si trovava in Tracia. Ma sulla strada, vicino a un villaggio chiamato Potamos, uccise Zenone, Teoprepio, Acindino e Severiano, poiché a causa delle molte ferite ai piedi non potevano più camminare. Quando arrivò al villaggio di Ammos vicino a Silivria, per ordine dell’imperatore decapitò Agatonico, il principe e gli altri cristiani. Pertanto, tutti seguirono l’esempio dell’Agnello sacrificale, il Cristo, e saranno degni di essere annoverati con coloro che sono “iscritti nel libro della vita dell’Agnello” (Apocalisse 27).