22.07: il sepolcro di santa Maria Maddalena       

a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria

Il più antico sepolcro conosciuto di santa Maria Maddalena (22 luglio ) era a Efeso, all’aperto, all’ingresso della grotta dei santi Sette Dormienti, sulla collina oggi detta Panajir-Dagh. Sotto il regno di Leone il Sapiente (886-912) le reliquie furono traslate a Nuova Roma e deposte nel monastero di San Lazzaro presso Mangani. Verosimilmente bottino dei Crociati, negli anni 1265 – 1279 reliquie della santa furono “scoperte” in Provenza, da dove il culto (dapprima quasi sconosciuto nella cristianità occidentale) si diffuse nel mondo franco-germanico.

  • 22.07: Memoria di Santa Marcella di Chios, martire

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Santa Marcella nacque nell’isola di Chios nel XIV secolo, figlia del governatore della sua città. Allevata nella fede cristiana da genitori devoti, perse la madre in giovane età. Questo fatto fu particolarmente difficile da superare per suo padre, che infatti cadde in depressione. La giovane Marcella era devota a Cristo e lottò per preservare la sua verginità, combattendo numerose tentazioni del diavolo. Constatando che non avrebbe potuto spuntarla con Marcella, il maligno rivolse la sua attenzione a suo padre e fece nascere in lui un innaturale desiderio per sua figlia.

Un giorno dichiarò il suo desiderio per lei, e Marcella, impaurita, scappò via piangendo. Arrivata in riva al mare, senza un posto dove potersi rifugiare, una roccia si aprì per farla entrare, in modo che la metà inferiore del suo corpo venisse racchiusa nella pietra. Quando il padre, che la inseguiva, arrivò in quel luogo, si infuriò talmente per essere stato privato dell’oggetto del suo desiderio che decapitò la figlia.

La roccia miracolosa si trova a Chios, nella Chiesa dedicata a Santa Marcella la Vergine Martire, e si dice che da essa sgorghino acque curative.