27.06: Memoria dei Ss. Anecto, martire di Cesarea; Crispo prete, Crispiniano e Benedetta asceta martiri a Roma; Maggiorino vescovo di Acqui in Piemonte; Deodato vescovo di Nola

 

Memoria di Sant’Anecto, martire

 

Sant’Anecto era un uomo pio e zelante nella fede, un’importante risorsa della Chiesa di Cesarea di Cappadocia, per la sua cultura e le sue opere. Nel 298 Urbano, il governatore della città, lo fece arrestare e, non riuscendo a fargli rinnegare la fede, decise di far ricorso alla violenza e alla tortura. All’inizio fu frustato. Poi con chiodi di ferro gli squarciarono il corpo, gli trapassarono le caviglie e bruciarono le ferite con candele accese. Poiché Anecto era ancora in vita, lo decapitarono. Così questo autentico cristiano guadagnò la corona del martirio.

 

a cura del Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

                               

  • 06: Memoria di San Cirillo Loukaris, Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico

testo inglese tradotto da Joseph Giovanni Fumusa

Tratto da: https://www.johnsanidopoulos.com/2016/06/synaxarion-of-saint-cyril-loukaris.html

 

Cirillo fu un vero imitatore dei Patriarchi ed un onorabile Martire del Re della Gloria. Nacque a Handaka (l’odierna Heraklion), a Creta, nell’anno di salvezza 1572 da pii ed illustri genitori. Lì ricevette un’istruzione a tutto tondo, studiando sotto l’illustre, saggio e celebre ieromonaco Meletios Vlastos; in seguito cercò dapprima un’istruzione ampia a Venezia, e successivamente cercò la conoscenza a Padova, abbandonandosi all’apprendimento della sapienza straniera e nazionale, sorprendendo i suoi maestri e, dimostrando tutto ciò, fu per essi un modello di virtù e di pietà.

Dopo molti anni passati alla scoperta della conoscenza e della sapienza, lasciò la propria casa, abbandonò le cose mondane e di recò al rinomato Monastero di Agarathos per indossare l’abito della filosofia di Cristo. Dopo esservi rimasto brevemente, partì alla volta di Alessandria, dove fu ordinato diacono e sacerdote, ricevendo l’ufficio di Cancelliere, dalle mani sante del nostro Santo Padre Meletios Pegas che servì venerabilmente e rettamente come Patriarca di Alessandria, a cui successe dopo che egli si riposò tra i santi nel 1601.

Guidò come pastore il razionale gregge del Signore ad Alessandria e, per chiamata divina, nel 1620 fu scelto come Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca Ecumenico. Ricoprendo per cinque volte il ruolo di patriarca, lottò coraggiosamente per conto della pietà, affrontando molteplici afflizioni, perseguitato da colleghi all’estero ed apparentemente stimato da tutti, con invidia dei Latini fu calunniato presso i sovrani agareni, fu arrestato dai sanguinari giannizzeri e, fattolo salire a bordo di un’imbarcazione, arrivarono fuori la città presso un luogo noto come Agios Stephanos, lo strangolarono accanto alla riva il 27 giugno dell’anno 1638, quindi gettarono il suo corpo martirizzato nel Bosforo. Per divina potenza, il suo corpo si salvò dalle profondità del mare per mano di pii marinai e fu sepolto onorevolmente su un’isola del Golfo di Nicomedia chiamata Agios Andreas, nell’omonimo monastero. Successivamente, le sue venerabili reliquie furono translate a Halki, nel Monastero della Santissima Theotokos Kamariotissa e, nel 1975, su benedizione del Patriarca Ecumenico Demetrios I, furono riposizionate nell’antico Monastero della Santissima Theotokos noto come Agarathos, dove sono tuttora conservate, santificando i fedeli che ad egli ricorrono.

Lo Ieromartire Cirillo Loukaris, immeditamente in seguito alla sua morte da martire, fu onorato dalla Chiesa come Santo e Martire. Sant’Eugenio Etolo compose una funzione in suo onore affinché venisse commemorato. La canonizzazione ufficiale ebbe luogo il 6 ottobre 2006 al Santo Sinodo del Patriarcato di Alessandria.

 

Apolytikio, Tono Primo

Luminare di Creta, rampollo di Agarathos, pastore di Alessandria, presidente di Bisanzio, o divino Cirillo, fa che noi fedeli possiamo onorarti come saldo campione della fede, comunicante ai martiri divinamente glorificato, gridando: Gloria a Colui che ti ha donato la forza, gloria a Colui che ti ha reso sorprendente, gloria a Colui che dall’alto ti ha reso glorioso, glorificandoti o Santo.

 

Kondakion, Plagale del Tono Quarto

Invincibile atleta dei patriarchi, sei stato messo a morte dalle invidiose mani degli agareni, mostrandoti, o Cirillo, coltivato da Dio. Perciò una corona imperitura ti è stata portata, non cessare di intercedere per quanti a te gridano: Gioisci, o Padre vittorioso.

 

Megalynarion

Gioisci, incantevole fiore dell’isola di Creta e celeberrimo Pastore Capo di Alessandria; Gioisci, Patriarca, uomo saggio della città di Costantino e pilastro della Chiesa, o glorioso Cirillo.