30.07: memoria della veneranda Angelina
Archimandrita Antonio Scordino
sposa di santo Stefano Brancovic, detto il Cieco, despota di Srem, vissuta per molti anni esule in Italia, che si addormentò nel 1520.
- 30.07: Memoria di Santa Giulitta
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Santa Giulitta visse a Cesarea di Cappadocia al tempo di san Basilio Magno, che nutriva per lei un grande rispetto. per la sua pietà e per le molte virtù. Giulitta aveva una grande proprietà e fu combattuta da un usurpatore avido e potente, che la coinvolse in cause legali e mosse falsi testimoni contro di lei. La santa allora implorò san Basilio di proteggerla. Lui, conoscendo i diritti della donna, accettò e scrisse a Palladio, un uomo probo e timorato di Dio, per difendere la causa di Giulitta con il prefetto. Ma alla fine, l’avversario di Giulitta la accusò di aver violato i decreti dell’imperatore Giuliano in favore dell’idolatria. Interrogata su questo, Giulitta rispose che condannava l’idolatria e che era suo dovere rafforzare i cristiani nella vera fede. Per questa confessione di fede fu condannata e gettata nel fuoco. Il suo corpo, tuttavia, rimase intatto, portando ai fedeli cristiani conforto e guarigione.
- 30.07: Memoria di sant’Adeodato
Archimandrita Antonio Scordino
A Cantù, sant’Adeodato
Le sue reliquie sono custodite nella chiesa di san Paolo in Cantù; pare sia un sacerdote di Galliano, vissuto sotto il consolato di Paolo il Giovane.
- 30.07: Memoria di Sila, Silvano, Epeneto, Andronico e Crescente, apostoli dei Settanta
Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli
Sila, Silvano, Epeneto, Andronico e Crescente erano cinque discepoli del Signore del gruppo dei Settanta. Tutti servirono il Vangelo di Cristo in ‘fatica e travaglio, veglie senza numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità’ (II Cor 11,27). Sila fu imprigionato con Paolo a Filippi di Macedonia. Dopo molte fatiche e seguendo Paolo in molti dei suoi viaggi, divenne vescovo di Corinto. Silvano, come vescovo di Salonicco, combatté e fu torturato per la sua fede nel Signore. Epeneto, vescovo di Cartagena, combatté e fu torturato per la sua fede nel Signore. Andronico lottò e fu torturato per la sua fede nel Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. Crescente, infine, divenne vescovo di Cartagine e da questa posizione lavorò e servì il Santo Vangelo. Va notato che sant’Andronico è celebrato anche insieme a Santa Giunia il 17 maggio, mentre il ritrovamento delle sue sante reliquie è celebrato il 22 febbraio.