Sinassario | 4 aprile 2023

Apr 3, 2023 | Sinassario

4 aprile- Memoria del beato Giorgio del monte Maleos; del beato Zosima (VI sec.); della santa martire Ferbuta e della sua serva e dei suoi compagni (IV sec.); dei santi Teodulo e Agatapodo; del beato Poplio; del beato Platone, igumeno di Studios; del beato Teona, arcivescovo di Tessalonica 1541); di sant’Isidoro vescovo di Siviglia (VI sec.)
Όσιος Πόπλιος,
Όσιος Πλάτων ηγούμενος της Μονής Στουδίου, (814)
Όσιοι Θεωνάς. Συμεών και Φερβίνος,
Όσιος Θεωνάς Αρχιεπίσκοπος Θεσσαλονίκης, (1541)
Όσιος Ιωσήφ ο Πολύαθλος,
Άγιος Ισίδωρος Επίσκοπος Σεβίλλης, (VI sec,)
Όσιος Ζωσιμάς εκ Ρωσίας, Όσιος Ιωσήφ.

Sinassario

Il 4 di questo mese memoria del nostro venerabile padre Giorgio del monte Malèos.
Stichi. Cantando, Giorgio, rendi l’anima al giardiniere delle anime che pianta i nostri corpi. Il quattro, Giorgio sale alle celesti sfere fino al cielo immenso dove gli angeli lo acclamano.

Lo stesso giorno memoria dei santi martiri Teodulo e Agatòpodo.
Stichi. Entrando in mare per primo Agatòpodo, in pratica fu via verso Cristo per Teodulo.

Lo stesso giorno memoria della santa martire Ferbuta e della sua serva e dei suoi compagni.
Stichi. A Cristo in due nature canta Ferbuta: Una la natura che Dio mi diede, ma a lui rendo un corpo diviso in due. La serva non fu separata dalla padrona.

Lo stesso giorno memoria del nostro beato padre Publio.
Stichi. Nei cieli grande è la tua ricompensa, o Publio e salendo ad essi gusti gioia immensa.

Lo stesso giorno memoria del nostro beato padre Platone, igumeno del monastero di Studios.
Stichi. Desiderando salire più in alto, Platone dalla terra sale al cielo con Cristo.

Lo stesso giorno i tre beati Teonàs, Simeone e Ferbino si addormentano in pace.
Stichi. Pura dimora delle anime giuste, accogli le anime chiare e sante di questi tre venerabili.

Lo stesso giorno memoria del beato nostro padre Zòssima, che seppellì beata Maria egizia.
Stichi. Nel suo deserto Zòssima vide morire Maria, ma ora essi vivono in cielo, loro patria.

Per le loro sante preghiere, o Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amìn.

 

 

  • 04: Memoria del beato Giorgio del monte Maleos

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Fin da giovane il beato Giorgio amò il Signore con tutto il cuore. Poiché i suoi genitori, contro la sua volontà, volevano che si sposasse, Giorgio divenne monaco e si dedicò con tutte le sue forze a tutti i tipi di sforzi ascetici, vale a dire al digiuno, al duro lavoro, alla preghiera, allo studio delle divine Scritture e ad altro ancora. Molti che visitarono il santo furono illuminati e tornarono a Cristo mediante il pentimento. In molti si recavano a visitarlo, ostacolandolo nella preghiera, così il Beato si ritirò sul Monte Maleos dove trovò tranquillità. In quel luogo si radunò un gran numero di monaci, che il santo guidava con la preghiera e la pratica. Progredì tanto nelle virtù da diventare famoso e ammirato anche dai nobili e dai re, ai quali aveva scritto molte e preziose lettere di consigli su varie questioni. Il Beato predisse tre anni prima la fine della sua vita terrena. Quindi, dopo una breve malattia, radunò i monaci del Monte Maleos e, dopo aver dato loro divini consigli, consegnò la sua anima giusta a Dio, che aveva amato così tanto fin dall’infanzia.

 

  • 04: Memoria del beato Zosima (VI sec.)

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Il beato Zosima visse al tempo dell’imperatore Giustiniano (527-565). Secondo il suo biografo San Sofronio, arcivescovo di Gerusalemme, si dedicò a Dio da bambino e praticò tutti i tipi di virtù. Venne a con molte persone che si distinguevano per la loro virtù ascetica, per ricevere insegnamenti dalla loro virtù e saggezza e si stabilì in un monastero in Palestina. Il suo desiderio era sottomettere la carne allo spirito. Obbediva agli anziani del monastero e con grande gioia applicava tutte le regole e i tipi di esercizi che gli venivano dati. La sua più grande occupazione era cantare e studiare le Scritture. Molte volte il Beato fu considerato degno di avere visioni, secondo la parola del Signore “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. Con le sue lotte spirituali raggiunse le vette della virtù, della saggezza, della temperanza e della santità. Così a poco a poco la fama della sua santità si diffuse ovunque e molti monaci di monasteri vicini e lontani lo andavano a visitare, per consultarlo e per beneficiare spiritualmente dei suoi insegnamenti.

In questo monastero san Zosima trascorse la sua vita nell’ascesi con tutte le sue forze fino al cinquantatreesimo anno di vita. Ma amava la vita appartata e tranquilla, e voleva combattere più spiritualmente, perciò decise di stabilirsi nel monastero di Timios Prodromos sul fiume Giordano. Lì si dedicò con rigore all’ascesi rigorosa e al digiuno. Il cancello del monastero era sempre chiuso, in modo che i monaci potessero pregare e condurre la loro vita ascetica senza disturbo. Si apriva solo quando un monaco aveva un grande bisogno di uscire il monastero, ma questo era raro perché il monastero si trovava in un luogo molto appartato e i dintorni sconosciuti e difficile da attraversare.

Durante il periodo di Quaresima, San Zosima partì per il deserto, dove, per grazia di Dio, incontrò Santa Maria Egiziana (1 aprile), alla quale partecipò i purissimi misteri, per poi seppellìrla.

Il beato Zosima si addormentò pacificamente nella vecchiaia.

 

Άγιοι Θεόδουλος και Αγαθάπους

Αγία Φερφούθη μετά της αδελφής και ανιψιάς της

Όσιος Πόπλιος

Όσιος Πλάτων ηγούμενος της Μονής Στουδίου

Όσιοι Θεωνάς. Συμεών και Φερβίνος

Όσιος Θεωνάς Αρχιεπίσκοπος Θεσσαλονίκης

Όσιος Ιωσήφ ο Πολύαθλος

Άγιος Ισίδωρος Επίσκοπος Σεβίλλης

Όσιος Ζωσιμάς εκ Ρωσίας

Όσιος Ιωσήφ

Σύναξη της Παναγίας της Τσαμπίκας στην Ρόδο

 

Domenica della Venerazione della Santa Croce- Synaxarion

Η άσκηση των αρετών δεν είναι εύκολη υπόθεση. Πέρα από την προσωπική ισχυρή θέληση, είναι απαραίτητη και η αγιαστική δύναμη της Εκκλησίας μας. Έτσι οι άγιοι Πατέρες όρισαν, καταμεσής της αγίας Τεσσαρακοστής να προσκυνείται ο Τίμιος Σταυρός του Κυρίου, για να λαμβάνουμε οι πιστοί από αυτόν χάρη και δύναμη για να συνεχίσουμε με σθένος τον πνευματικό μας αγώνα.

 

Ο Σταυρός του Χριστού είναι το καύχημα της Εκκλησίας μας και το αήττητο όπλο κατά των δυνάμεων του κακού. Πάνω σε αυτόν συντρίφτηκε το κράτος του διαβόλου και εκμηδενίστηκε η δύναμή του. Από αυτόν πήγασε η απολύτρωση και η αθανασία στο ανθρώπινο γένος. Η Εκκλησία μας ψάλλει θριαμβευτικά: «Κύριε όπλον κατά του διαβόλου τον Σταυρόν Σου ημίν δέδωκας , φρίττει γαρ και τρέμει, μη φέρων καθοράν αυτού την δύναμιν » και «Νυν εμφανιζόμενος ο Σταυρός, δύναμιν παρέχη εν τω μέσω των νηστειών, τοις το θείον σκάμμα, ανύουσι προθύμως ΄ αυτόν μετ ‘ ευάβείας , κατασπαζόμεθα ».

 

Από φονικό και έχθιστο μέσον εκτέλεσης κακούργων μεταβλήθηκε σε μέσον αγιασμού και νοητή ασπίδα προστασίας από τις επιβουλές του Εωσφόρου και των σκοτεινών πεσόντων αγγέλων του. Άλλοι τον παρομοιάζουν με ισχυρό κυματοθραύστη κατά των κλυδωνισμών της ζωής, που προκαλεί το κακό και η αμαρτία. Η σωματική κόπωση της νηστείας και η ψυχική νωχέλεια του πνευματικού αγώνα είναι δυο βασικοί παράγοντες, οι οποίοι μπορούν να αναστείλουν τη νηπτική πορεία του πιστού. Η αγιαστική δύναμη του Σταυρού είναι το αντίδοτο σ’ αυτή την κατάσταση.

 

Ο Σταυρός του Χριστού, εκτός από θείο σύμβολο της Εκκλησίας μας, έχει και ηθική σημασία για τον κάθε πιστό. Όπως ο Κύριος έφερε το δικό Του Σταυρό στο Γολγοθά, φορτωμένος τις ανομίες ολοκλήρου του ανθρωπίνου γένους, έτσι και ο πιστός του Χριστού, φέρει αυτός τον προσωπικό του σταυρό, τον αγώνα για σωτηρία και τελείωση. Ο δρόμος για τη σωτηρία είναι πραγματικός Γολγοθάς και απαιτεί αυταπάρνηση σε όσους τον ανεβαίνουν. Το βεβαίωσε ο Κύριος: « όστις θέλει οπίσω μου ακολουθείν , απαρνησάσθω ευατόν και αράτω τον σταυρόν αυτού και ακολουθήτω μοι » (Μαρκ.8,34). Η αγία περίοδος του Τριωδίου είναι κατ’ εξοχήν σταυρική πορεία και νοητή σταύρωση των παθών μας.

 

Γι’ αυτό η αγία μας Εκκλησία αφιέρωσε την Κυριακή αυτή στην προσκύνηση του Τιμίου Σταυρού. Οι πιστοί αντλώντας χάρη από αυτόν, δυναμωμένοι πια και ανανεωμένοι, αντιπαρερχόμαστε τα εμπόδια που στήνει ο πονηρός και βαδίζουμε την ουρανοδρόμο ατραπό με οδηγό τη χαρά και τη λαχτάρα να συναντήσουμε τον αναστάντα Κύριό μας Ιησού Χριστό την αγία και λαμπροφόρο η ημέρα της εγέρσεώς Του.

Sinassario | 4 aprile 2023

Apr 3, 2023 | Συναξάρι

4 aprile- Memoria del beato Giorgio del monte Maleos; del beato Zosima (VI sec.); della santa martire Ferbuta e della sua serva e dei suoi compagni (IV sec.); dei santi Teodulo e Agatapodo; del beato Poplio; del beato Platone, igumeno di Studios; del beato Teona, arcivescovo di Tessalonica 1541); di sant’Isidoro vescovo di Siviglia (VI sec.)
Όσιος Πόπλιος,
Όσιος Πλάτων ηγούμενος της Μονής Στουδίου, (814)
Όσιοι Θεωνάς. Συμεών και Φερβίνος,
Όσιος Θεωνάς Αρχιεπίσκοπος Θεσσαλονίκης, (1541)
Όσιος Ιωσήφ ο Πολύαθλος,
Άγιος Ισίδωρος Επίσκοπος Σεβίλλης, (VI sec,)
Όσιος Ζωσιμάς εκ Ρωσίας, Όσιος Ιωσήφ.

Sinassario

Il 4 di questo mese memoria del nostro venerabile padre Giorgio del monte Malèos.
Stichi. Cantando, Giorgio, rendi l’anima al giardiniere delle anime che pianta i nostri corpi. Il quattro, Giorgio sale alle celesti sfere fino al cielo immenso dove gli angeli lo acclamano.

Lo stesso giorno memoria dei santi martiri Teodulo e Agatòpodo.
Stichi. Entrando in mare per primo Agatòpodo, in pratica fu via verso Cristo per Teodulo.

Lo stesso giorno memoria della santa martire Ferbuta e della sua serva e dei suoi compagni.
Stichi. A Cristo in due nature canta Ferbuta: Una la natura che Dio mi diede, ma a lui rendo un corpo diviso in due. La serva non fu separata dalla padrona.

Lo stesso giorno memoria del nostro beato padre Publio.
Stichi. Nei cieli grande è la tua ricompensa, o Publio e salendo ad essi gusti gioia immensa.

Lo stesso giorno memoria del nostro beato padre Platone, igumeno del monastero di Studios.
Stichi. Desiderando salire più in alto, Platone dalla terra sale al cielo con Cristo.

Lo stesso giorno i tre beati Teonàs, Simeone e Ferbino si addormentano in pace.
Stichi. Pura dimora delle anime giuste, accogli le anime chiare e sante di questi tre venerabili.

Lo stesso giorno memoria del beato nostro padre Zòssima, che seppellì beata Maria egizia.
Stichi. Nel suo deserto Zòssima vide morire Maria, ma ora essi vivono in cielo, loro patria.

Per le loro sante preghiere, o Dio, abbi pietà di noi e salvaci. Amìn.

 

 

  • 04: Memoria del beato Giorgio del monte Maleos

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Fin da giovane il beato Giorgio amò il Signore con tutto il cuore. Poiché i suoi genitori, contro la sua volontà, volevano che si sposasse, Giorgio divenne monaco e si dedicò con tutte le sue forze a tutti i tipi di sforzi ascetici, vale a dire al digiuno, al duro lavoro, alla preghiera, allo studio delle divine Scritture e ad altro ancora. Molti che visitarono il santo furono illuminati e tornarono a Cristo mediante il pentimento. In molti si recavano a visitarlo, ostacolandolo nella preghiera, così il Beato si ritirò sul Monte Maleos dove trovò tranquillità. In quel luogo si radunò un gran numero di monaci, che il santo guidava con la preghiera e la pratica. Progredì tanto nelle virtù da diventare famoso e ammirato anche dai nobili e dai re, ai quali aveva scritto molte e preziose lettere di consigli su varie questioni. Il Beato predisse tre anni prima la fine della sua vita terrena. Quindi, dopo una breve malattia, radunò i monaci del Monte Maleos e, dopo aver dato loro divini consigli, consegnò la sua anima giusta a Dio, che aveva amato così tanto fin dall’infanzia.

 

  • 04: Memoria del beato Zosima (VI sec.)

Vicariato Arcivescovile della Campania- Chiesa dei SS. Pietro e Paolo – Napoli

Il beato Zosima visse al tempo dell’imperatore Giustiniano (527-565). Secondo il suo biografo San Sofronio, arcivescovo di Gerusalemme, si dedicò a Dio da bambino e praticò tutti i tipi di virtù. Venne a con molte persone che si distinguevano per la loro virtù ascetica, per ricevere insegnamenti dalla loro virtù e saggezza e si stabilì in un monastero in Palestina. Il suo desiderio era sottomettere la carne allo spirito. Obbediva agli anziani del monastero e con grande gioia applicava tutte le regole e i tipi di esercizi che gli venivano dati. La sua più grande occupazione era cantare e studiare le Scritture. Molte volte il Beato fu considerato degno di avere visioni, secondo la parola del Signore “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio”. Con le sue lotte spirituali raggiunse le vette della virtù, della saggezza, della temperanza e della santità. Così a poco a poco la fama della sua santità si diffuse ovunque e molti monaci di monasteri vicini e lontani lo andavano a visitare, per consultarlo e per beneficiare spiritualmente dei suoi insegnamenti.

In questo monastero san Zosima trascorse la sua vita nell’ascesi con tutte le sue forze fino al cinquantatreesimo anno di vita. Ma amava la vita appartata e tranquilla, e voleva combattere più spiritualmente, perciò decise di stabilirsi nel monastero di Timios Prodromos sul fiume Giordano. Lì si dedicò con rigore all’ascesi rigorosa e al digiuno. Il cancello del monastero era sempre chiuso, in modo che i monaci potessero pregare e condurre la loro vita ascetica senza disturbo. Si apriva solo quando un monaco aveva un grande bisogno di uscire il monastero, ma questo era raro perché il monastero si trovava in un luogo molto appartato e i dintorni sconosciuti e difficile da attraversare.

Durante il periodo di Quaresima, San Zosima partì per il deserto, dove, per grazia di Dio, incontrò Santa Maria Egiziana (1 aprile), alla quale partecipò i purissimi misteri, per poi seppellìrla.

Il beato Zosima si addormentò pacificamente nella vecchiaia.

 

Άγιοι Θεόδουλος και Αγαθάπους

Αγία Φερφούθη μετά της αδελφής και ανιψιάς της

Όσιος Πόπλιος

Όσιος Πλάτων ηγούμενος της Μονής Στουδίου

Όσιοι Θεωνάς. Συμεών και Φερβίνος

Όσιος Θεωνάς Αρχιεπίσκοπος Θεσσαλονίκης

Όσιος Ιωσήφ ο Πολύαθλος

Άγιος Ισίδωρος Επίσκοπος Σεβίλλης

Όσιος Ζωσιμάς εκ Ρωσίας

Όσιος Ιωσήφ

Σύναξη της Παναγίας της Τσαμπίκας στην Ρόδο

 

Domenica della Venerazione della Santa Croce- Synaxarion

Η άσκηση των αρετών δεν είναι εύκολη υπόθεση. Πέρα από την προσωπική ισχυρή θέληση, είναι απαραίτητη και η αγιαστική δύναμη της Εκκλησίας μας. Έτσι οι άγιοι Πατέρες όρισαν, καταμεσής της αγίας Τεσσαρακοστής να προσκυνείται ο Τίμιος Σταυρός του Κυρίου, για να λαμβάνουμε οι πιστοί από αυτόν χάρη και δύναμη για να συνεχίσουμε με σθένος τον πνευματικό μας αγώνα.

 

Ο Σταυρός του Χριστού είναι το καύχημα της Εκκλησίας μας και το αήττητο όπλο κατά των δυνάμεων του κακού. Πάνω σε αυτόν συντρίφτηκε το κράτος του διαβόλου και εκμηδενίστηκε η δύναμή του. Από αυτόν πήγασε η απολύτρωση και η αθανασία στο ανθρώπινο γένος. Η Εκκλησία μας ψάλλει θριαμβευτικά: «Κύριε όπλον κατά του διαβόλου τον Σταυρόν Σου ημίν δέδωκας , φρίττει γαρ και τρέμει, μη φέρων καθοράν αυτού την δύναμιν » και «Νυν εμφανιζόμενος ο Σταυρός, δύναμιν παρέχη εν τω μέσω των νηστειών, τοις το θείον σκάμμα, ανύουσι προθύμως ΄ αυτόν μετ ‘ ευάβείας , κατασπαζόμεθα ».

 

Από φονικό και έχθιστο μέσον εκτέλεσης κακούργων μεταβλήθηκε σε μέσον αγιασμού και νοητή ασπίδα προστασίας από τις επιβουλές του Εωσφόρου και των σκοτεινών πεσόντων αγγέλων του. Άλλοι τον παρομοιάζουν με ισχυρό κυματοθραύστη κατά των κλυδωνισμών της ζωής, που προκαλεί το κακό και η αμαρτία. Η σωματική κόπωση της νηστείας και η ψυχική νωχέλεια του πνευματικού αγώνα είναι δυο βασικοί παράγοντες, οι οποίοι μπορούν να αναστείλουν τη νηπτική πορεία του πιστού. Η αγιαστική δύναμη του Σταυρού είναι το αντίδοτο σ’ αυτή την κατάσταση.

 

Ο Σταυρός του Χριστού, εκτός από θείο σύμβολο της Εκκλησίας μας, έχει και ηθική σημασία για τον κάθε πιστό. Όπως ο Κύριος έφερε το δικό Του Σταυρό στο Γολγοθά, φορτωμένος τις ανομίες ολοκλήρου του ανθρωπίνου γένους, έτσι και ο πιστός του Χριστού, φέρει αυτός τον προσωπικό του σταυρό, τον αγώνα για σωτηρία και τελείωση. Ο δρόμος για τη σωτηρία είναι πραγματικός Γολγοθάς και απαιτεί αυταπάρνηση σε όσους τον ανεβαίνουν. Το βεβαίωσε ο Κύριος: « όστις θέλει οπίσω μου ακολουθείν , απαρνησάσθω ευατόν και αράτω τον σταυρόν αυτού και ακολουθήτω μοι » (Μαρκ.8,34). Η αγία περίοδος του Τριωδίου είναι κατ’ εξοχήν σταυρική πορεία και νοητή σταύρωση των παθών μας.

 

Γι’ αυτό η αγία μας Εκκλησία αφιέρωσε την Κυριακή αυτή στην προσκύνηση του Τιμίου Σταυρού. Οι πιστοί αντλώντας χάρη από αυτόν, δυναμωμένοι πια και ανανεωμένοι, αντιπαρερχόμαστε τα εμπόδια που στήνει ο πονηρός και βαδίζουμε την ουρανοδρόμο ατραπό με οδηγό τη χαρά και τη λαχτάρα να συναντήσουμε τον αναστάντα Κύριό μας Ιησού Χριστό την αγία και λαμπροφόρο η ημέρα της εγέρσεώς Του.