- 08: memoria del nostro venerabile Padre San Clemente
a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria
monaco del Salvatore di Plakas presso Taormina durante la dominazione araba, morì all’inizio della Francocrazia, duramente osteggiato dai Normanni invasori. La data in cui viene ricordato 5, 6 o 7 agosto) non è quella abituale ma fa riferimento all’uso di esporre, nella festa del titolo del monastero, le reliquie del santo fondatore. In epoca sconosciuta le reliquie entrarono in possesso dei frati benedettini di Catania che le conservarono almeno sino al 16° secolo.
- 08: memoria del nostro venerabile Padre San Giovanni il Chozebita
a cura della Chiesa Greco-Ortodossa di San Paolo Apostolo dei Greci, Reggio di Calabria
San Giovanni il Chozebita (+ 5 agosto 1960 ).
San Giovanni (nome da laico Ilie Iacob ) nacque il 23 luglio 1913 a Craniceni nel distretto di Botsani. Rimase senza madre all’età di sei mesi e due anni dopo suo padre morì in guerra. Verrà cresciuto da sua nonna, Maria, poi dallo zio Alec. Dopo il liceo, ha studiato presso Cozmeni-Chernivtsi, i parenti volevano che studiasse alla Facoltà di Teologia di Chernivtsi, ma lui fu ritenuto indegno e andò al Monastero di Neamt, dove abbracciò il monachesimo. Voleva vedere la Santa Montagna dell’Athos, non poteva, perché non aveva fatto il servizio militare e non gli era permesso lasciare il Paese. Fece il servizio militare a Dorohoi, nel 29° Reggimento, come infermiere. Dopo il servizio militare, si recò in Terra Santa. Dopo due anni trascorsi nel deserto, raggiunse il Monastero di San Saba, dove fu novizio per otto anni. Nel 1947 fu ordinato sacerdote nella chiesa del Santo Sepolcro ed e fu nominato Egumeno dell’Eremo Rumeno di San Giovanni Battista nella Valle del Giordano, che egli guiderà fino al 1952. Nel novembre 1952, il Venerabile Giovanni di Chozeba, con il discepolo Ioannicchio, entrò nella comunità monastica di San Giorgio Chozebita nel deserto di Chozeba. L’estate successiva si ritirò in una grotta chiamata la cella di San Anna, che era nei pressi del monastero di San Giorgio di Chozeba. Qui ha trascorso i suoi ultimi anni a vivere una vita molto aspra. Dopo 47 anni di vita, rimise la sua anima a Dio nel 1960. Fu sepolto nella stessa grotta, e dopo 20 anni, un discepolo aprì la sua tomba,dal momento che ininterrottamente dalla grotta proveniva un soave profumo, e trovò il suo corpo incorrotto .
Il Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena lo canonizzò nel corso della riunione del 20 giugno, 1992, data del calendario di commemorazione il 5 agosto.